lunedì 13 ottobre 2008

Gran Finale di Coppa Italia a San Genesio

Trasferta nata sotto i migliori auspici a partire dal tempo (un caldo quasi estivo), alla visita culturale al Mart di Rovereto (pochi ma belli gli impressionisti e post, quadri provenienti dal museo di Gerusalemme) alla strada senza grossi problemi di traffico.
Pernotto molto bello e una cena con una “ricca” compagnia, cucina casalinga decisamente buona (castagne e dolci finali inaspettate) in un ambiente d’altri tempi….
Discussione societaria sulle votazioni per il futuro presidente FISO, ognuno ha portato i pro e i contro per i vari candidati aggiungendo preziose informazioni e creando così un quadro il più ampio e preciso possibile.
Siamo passati ad una consulta elettiva all’interno della società e grazie agli amici del Vivaio (Maia) e UL (Lucia ed Ezio) che si sono prodigati nel lungo spoglio delle schede: ora sappiamo per chi votare.
Il campo di gara e il ritrovo è il medesimo di quello dei campionati italiani 2006: in piccolo ippodromo con centro sportivo. Il sole ci ha riscaldato anche se la temperatura era ancora “fresca”. Paola decide di cimentarsi sia negli Eso che ad accompagnarci in partenza (che salita), per poter vivere i bellissimi boschi in prima persona.
Daniela conquista un bel terzo posto subito a ridosso delle prime.
Massimo incappa in un errore nel finale e rimane con il “legno”
Ale è troppo preso dai tanti impegni da Consigliere regionale e non rende come potrebbe.
Rosella non pervenuta
Paola disputa una gara tranquilla. Il suo tempo è da dimezzare visto che corre per due.
Angelo fa la gara dell’anno: quasi senza errori e con tanta “gamba” strappa un primo posto a Carlo Pilat mattatore della stagione insieme a Rudy (tracciatore).
La gara parte nel bosco verde e con una lanterna all’apparenza facile, ma che riserva sorprese. Sono un po alto, ma rallento in zona punto e la vedo in basso nascosta nella buca (sarà questa una costante delle lanterne). Nella zona dei gialli corro bene e poco prima della 3 raggiungo Manzoni che partiva 2 minuti prima di me (conquistati solo in questa tratta nel giallo, dove lui ha scelto l’azimut e io i sentieri e i recinti).
Al rientro nel bosco sono un po lento e mi raggiunge Ale. Poi opto per stare sotto e prendere la successiva dal taglio nel bosco. Non sono preciso e mi lascio distrarre da altri concorrenti, decido a questo punto di pensare solo a me stesso ed ecco che trovo la lanterna. Riparto a tutta e incrocio un folto gruppo che sta cercando la mia lanterna. La successiva è una buchetta molto nascosta, per fortuna in zona punto rallento, prendo i punti d’attacco e leggo bene la cartina (sarà l’arma vincente).
Vado in costa e arrivo al sentiero che mi porta vicino alla 9, mi buttarmi giù nel giallo e nei sassi, ma la lanterna non la vedo eppure tutto torna?1? Alzo lo sguardo e la intravedo incastrata tra sassi e arbusti, come si dice in gergo “infognata di brutto”. Scendo un po troppo a destra e poi dopo il sentiero rallento perché la lanterna è nel fitto ed è facile scendere troppo. Infatti eccola lì ad aspettarmi.
In costa per la successiva, ma sono basso e devo tornare su di 2 curve di livello, per poi salire ancora lunga la massima pendenza (uguale ad una della scorsa gara di Beppe).
Tratta lunga, giù sul sentiero e poi via verso la strada asfalta scelta come punto d’attacco, ma guardando meglio il terreno riconosco i gialli e le paludi e decido di “rischiare” e infatti arrivo al punto dove (come vuole il manuale) prima vedo il cocuzzolo e poi la lanterna. La successiva non mi sembra difficile, ma le tante traccie di sentiero e il bosco fitto mi mandano in tilt. Arrivo ad un sasso e cerco sotto la canaletta che non c’è, perché non è il sasso giusto (questo è vicino alla linea rossa e solo con una attenta lettura lo capisco). Vado avanti fino al sasso giusto e poi ecco la lanterna. Salita ad azimut per il sasso successivo (veramente basso e poco significativo) per poi partire in costa (sono insieme a Paolo Mario Grassi e Cavazzani) ognuno sceglie strade differenti, ma tutti andiamo allo stesso punto. I prossimi sono vicini, ma è facile sbagliare e rimetterci la gara. Sono indeciso dove scendere e ho sempre Cavazzani alle costole. Rimango concentrato e sono sul punto. Sasso ancora in discesa rallento e leggo molto per non sbagliare. La 19 mi sembra facile: dopo il sentiero una depressione. Dovrebbe essere qui, ma non la vedo a parte quel ciuffo di erba strano e infatti sotto c’è la piccola depressione…mi sporgo e trovo la mia lanterna. Ultimo punto un sasso nel verde: non voglio rischiare. Scelgo il sentiero fino alla curva e poi il limite di vegetazione e vedo (o mi sembra ) di vedere l’avvallamento e il sasso con la lanterna “nascosta” sotto . Ultimo punto a manetta e poi lo sprint: so che devo tenere un ritmo alto perché c’è molta strada da fare. Agli split vedo il mio tempo e la posizione: per ora sono primo. Dopo di me arriva Paola: tutta sorridente e in salute. La sua gara è stata tranquilla, non ha corso e non ha sbagliato.
Aspetto Biella, il primo riscontro importante: passano 4 minuti e tiro un sospiro di sollievo. Poi c’è il confronto con Balboni che rimane stupito del mio tempo, ora il due Pilat e Distefano sono gli avversari più temuti. Il primo arriva con solo 29 secondi in più del sottoscritto. Urra!!!Cibi prelibati e ottima compagnia alla Zonato Cup che si avvia alla sua conclusione (???) con la vittoria di Massimo Balboni nonostante la mia impresa di oggi...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Beh, almeno la vostra era tracciata nel bosco... nei prati avete fatto 3 punti!

orizen ha detto...

Ciao,
in effetti per sfruttare una parte di cartina nuova ha reso i percorsi meno tecnici di due anni fa con 3, 4 lanterne nel giallo.
Io avrei spostato la partenza ancora più a ovest (solo per categorie lunghe) dando così un solo attraversamento dei gialli e poi avrei sviluppato la gara anche nella parte est della cartina molto bella e tecnica.
A prima vista mi sembra che i tempi sono leggermente al di sotto di quelli standar per una long.
Sono in attesa anche degli split time per vedere quanto ha inciso la parte nel giallo sulla gara.