domenica 30 novembre 2008

MONTICHIARI...fine stagione alla grande

VARESE ORI per la prima volta nei TOP TEN delle società lombarde.
Con un finale di stagione strepitoso siamo riusciti a risalire la classifica e ad agguantare il 9° posto assoluto.Divertenti e simpatici i giochi in attesa delle premiazioni (un grazie ad Anthea, Elena e Alessandra): nonostante le menti e il fisico forgiati negli anni non riusciamo a raggiungere il podio. Rosella e Daniela fanno il vuoto sulle avversarie (14 minuti) con una condotta di gara di “squadra” esemplare. Io in M 35 conferma il mio stato di forma lasciandomi alle spalle fior fior di specialisti dei Centri storici. Massimo, pur non gradendo le gare cittadine, arriva secondo a causa di un curioso inconveniente: prende un ingresso di un albergo per una strada aperta al pubblico, ma rimane bloccato dalla chiusura del cancello….
Ale e Luca concludono a meta classifica.
Centro storico decisamente carino e suggestivo con il castello arroccato sulla collina, i parchi, le strette stradine deserte, la roggia e la formula gara …particolare, molto particolare.
Da filmare la partenza del primo gruppo: un rallenty perfetto, anzi per alcuni un fermo immagine da cartolina!!! Memore di loro, dopo una prima occhiata alla carta decido di prendere la stessa strada di Ale e mi sono buttato a destra. Arrivo alla 10 insieme a Marco G, seguito a ruota da altri atleti della M 35…non ho voglia di correre in compagnia e così decido di andare alla 5 e mi ritrovo solo e sarà così per tutta la gara (situazione che prediligo).
Come strategia decido di timbrare subito tutte le lanterne in una zona e poi piano piano definire la strategia via via che corro. Nel complesso l’idea sarà semplice e banale: mi limito a non timbrare due lanterne da 40 così da arrivare al minimo ammesso che era 610. Visto la mia velocità e l’estensione del terreno non guardo l’orologio e rimango concentrato solo sulla gara e sui codici delle lanterne.
Arrivo al traguardo e cerco altri concorrenti della mia categoria, ma non li vedo: che siano già sotto la doccia? Spero di aver fatto bene i conti e aspetto con ansia la classifica. Moltissimi i commenti e le discussioni a fine gara: sulla scelta fatta, su quella che si poteva fare, su quella che ognuno avrebbe fatto se poteva tornare indietro.
Chi non aveva capito il discorso dei punti, soprattutto legato al fatto che le lanterne più lontane non erano quelle che valevano di più, ma erano mischiate! Chi voleva il codice sulla cartina e non nella descrizione punti, chi voleva più tempo ecc.
Alla luce delle classifiche ovviamente occorre fare una riflessione: la grande moria di atleti (in alcune categorie la strage è stata totale e completa) da che cosa può essere imputata? Una parte sarà legata all’inesperienza e alla poca diffusione di gare con questa tipologia. Una parte forse sarà legata ad una sopravvalutazione delle capacità di corsa delle atlete/i e sicuramente ce ne sono altre che si scopriranno …strada facendo (leggasi blog).
Siamo pronti alle cene di fine anno, alle vacanze e alle prossime gare del 2009.

domenica 23 novembre 2008

12 ore dopo ...e se a Montemerlo fosse stata così?

12 ore dopo i due ori di Massimo e Luca e il mio secondo posto, mi ritrovo a guardare fuori dalla finestra….da non credere!!!
Oggi la sezione maschile ha dato il meglio di se oscurando le prestazioni delle Donne, che dovranno rifarsi a Montechiari per staccare il biglietto di Varese Ori come DECIMA società lombarda!
La Brianza oggi era incorniciata dalla catena alpina in tutta la sua bellezza. Le cime innevate di fresco, così nitide, chiare e vicine quasi da poterle sfiorare allungando solo un pò la mano…un sole incredibilmente caldo e niente vento “polare”. E adesso una bella nevicata invernale…
In generale mi vengono queste osservazioni sulla gara:
>per la categoria M A e M 35 era prevista nel percorso, una farfalla non segnalata sul comunicato gara (forse un po scarno)
>i cerchietti sono di 5 mm di diametro, ma se non ricordo male non devo essere di 7,5 mm?
>i numeri non sempre erano messi nel posto giusto: ad esempio il 26 , il 14 e 15 si potevano confondere
>Le tre gradazione di verdi sono poco distinguibili sulla carta e nella realtà alcune zone (dello stesso colore) avevano diversa attraversabilità.
>il punto 5 segnato in descrizione punto come avvallamento in cartina è un movimento del terreno appena accennato, sul campo mi sembrava un po più evidente, ma molto stretto e accentuato. La 12 era veramente imboscata e poco chiara sul terreno. Per andare alla 15 ho incontrato due avvallamenti che nella vecchia carta c’erano e si leggevano bene in questa poco visibili. La 21 ho dei dubbi sulla posizione della lanterna perché leggendo la carta doveva essere a 10 metri di altezza dal ruscello, ma secondo me era molto più in alto, Alla 24 ho avuto grossi problemi perché la zona a nord della lanterna è zona bianca o quasi e il terreno presenta delle variazioni notevoli non segnate in carta, tra l’atro molto simili a quelle dove c’era la lanterna

La gara in M 35 comincia subito male perché le scarpe “La sportiva” non tengono nè in salita nè in discesa nè sui sassi insomma un vero disastro. Pensavo ad una gara con più trasferimenti lunghi, sentieri o gialli e mi ritrovo a pattinare e scivolare in continuazione: mi è andata male.
Partenza obbligata nell’avvallamento ricco non solo di alberi,ma di rifiuti vari: una discarica…se il buongiorno di vede dal mattino!!!. All’inizio non mi ritrovo molto con la lettura carta, ma dagli intertempi vado al massimo. Alla 5 leggo male la carta (cerco un naso) e non verifico nella descrizione punti che invece sto cercando un avvallamento!!! Errore imperdonabile e che mi costerà caro. Alla fine arriva Eduard che partiva 4 minuti dietro. Alla 6 e alla 7 tiro per staccarlo, ma confondo un ruscello e allargo la strada arrivando cosi dopo.. Eduard che raggiungo alla 8 per staccarlo alla 9 e 10. Sarà questo il motivo fino alla fine della gara. Alla 7 sono ancora dietro, mentre alla 12 lui passa sotto e non vede la lanterna, sullo strappo della 13 raggiungo Oscar che stacco sul tratto lungo. Alla 16 per la fretta perdo tempo prezioso e arriva Eduard. Alla 17, 18 e 19 cerco strade alternative, ma non ce ne sono convenienti (anche Marco, che passa sopra sulla strada asfaltata, perde 30 secondi). Alla 20, forse distratto da un gruppo si scout attraverso il fiume inutilmente due volte per poi passare sotto e vedere che mi ha preceduto ancora una volta Eduard. Alla 20 decido di salire e correre su sentiero, mentre Eduard lo vedo sotto nel letto del fiume (qui perderà 5 minuti). Entro un po troppo presto, ma vedo la lanterna in alto (troppo alto secondo me) e poi via alla 22 di pura forza.
Per la 23 opto per stare alto e poi prendere la traccia di sentiero per scendere…una non l’ho trovato e due sono rimasto impigliato come un coniglio nel laccio…che nervi e che dolore. Sono stanco e le gambe mi fanno male per lo sforzo. Alla 24 ho dei grossi problemi perché l’ho attaccata dall’alto. Arrivo a pensare di lasciare la zona visto che ho trovato una zona corrispondente (dal punto di vista di curve di livello) con tanto di collina piatta, ma niente lanterna! Decisamente strano il rilievo in verde due quando secondo me era un bel bianco e la collinetta se era alta un metro era tanto, ma in carta è segnata come curva di livello e una curva ausiliare!
Scendo per la 25 dove non leggo neanche il codice e poi via alla 26. Arrivo stravolto all’ultima e rispondo a mezze parole ad Anna Sedran e Roberto Caglio.
Chiedo di Eduard, ma mi dicono che non è ancora arrivato e infatti arriva dopo 3 minuti peccato per la 24 ero primo. Il ritorno lo faccio in compagnia di Valentina e Ombretta che hanno una lanterna vicina alla mia 25 e mi viene il dubbio di aver timbrato sbagliato. Allo scarico sono secondo dietro a Eduard e davanti per pochi secondi ad un gruppo di super M 35.
La giornata è proseguita con il CRL dedicato prima a Pippo e l’ex GS delta e poi al consiglio. Grazie a Licia riceviamo un’accoglienza calorosa e un una cena gustosa ricca di sapori nostrani e “veri”. Ultima fatica: accompagniamo il Presidente a casa e poi rientriamo finalmente a casa.

lunedì 10 novembre 2008

CUCEGLIO con dolcezza...

Cuceglio Campionato Piemontese Long
9 novembre 2008
Cuceglio con dolcezza per tutti gli atleti del Varese Ori.
Ale conquista con grande fatica e sullo sprint il secondo premio (a estrazione) uno scatolone di 5 Kg di “zucchero” targato Mondiali canoa in confezioni monouso.
Massimo (in M50) nonostante un evidente infortunio alla gamba che lo penalizza nella corsa, decide di usare solo la testa e lascia dietro tutti.
Luca (in M45) agguanta un terzo posto Angelo (in M35) corre regolare e a tutta birra staccando di molto tutti gli altri.
Daniela vince la categoria più difficile delle donne WA.
Paola si cimenta nell’esordienti e la cartina è un cimitero di cerchietti cancellati e numeri riscritti, linee che si intersecano come nel gioco Tela, una bella passeggiata. Ristoro da applausi a scena aperta per quantità e qualità di quello offerto, strategica la posizione: vicino alla segreteria così che tutti prima di andare alla partenza potevano pregustare tutte le leccornie e cercare di correre veloci per arrivare e trovare ancora qualcosa… Prima parte della gara nei campi, all’apparenza facili, ma la mancanza dei terreni coltivati poteva trarre in inganno. Passaggio nel paese e salita al punto 6 (fin qui poche scelte) supero Pinna che mi saluta sportivamente. La 7 non arriva più, trovo Jenna che ha appena punzonato e alla 8.. c’è stata la strage degli innocenti.La mia scelta è stata quella di evitare il più possibile i verdi e ho preso il sentiero fino a quando ho intravisto la collinetta con sotto la lanterna, scavalco e scendo lentamente sapendo che non ho un buon punto d’attacco. Vedo del giallo e la fine del sentiero e subito sotto la lanterna “incredibile” altri ci perdono anche 20 minuti.Per la 9 non vedo la scelta lungo la strada a nord e scendo in basso per poi tagliare, salire fino alla sella e poi scendere. Per la 10 tutta su sentiero e poi attacco dal sentierino e dal giallo, ma sul terreno non trovo niente di tutto questo. Ad un certo punto decido di salire in cima perché non mi ritrovo e come d’incanto ecco la mia lanterna…decisamente fortunato!
Scendo e corro lungo il sentiero per la 11, Per la 12 esco male e mi vado a perdere “non so dove” sperando di vedere il sentierino a est, ma non so più dove sono. Alla fine punto la bussola e corro fino alla cresta della collina. Ecco il sasso e la lanterna, scendo e attacco la 13 che deve essere qui ma non la vedo! Mi butto nel fitto e la trovo, scendo in strada, risalgo per il sentiero,ormai sono alla fine, una bella discesa e poi il campo sportivo e subito dopo ecco arrivare Massimo in una maschera di sangue e Paola con il sorriso sulle labbra.
Ok ci si butta sul ristoro riempiendo il vuoto creato da questa corsa a perdifiato.
Tracciato un po semplice e regolare, pochi cambi di direzione, di ritmo e di scelte.
Cartina che deve essere rivista per la vegetazione cambiata completamente e anche per i sentieri.Una bella giornata con un bel sole che ci ha scaldato mentre ci siamo rimpinzati di cibarie…

lunedì 3 novembre 2008

2 giorni del Beigua

1 e 2 Novembre sono una data decisamente a rischio per una due giorni di CO in cima al monte Beigua.
Ci è andata bene a metà, infatti sabato pomeriggio abbiamo visto il sole, il mare e tutta la costa sotto di noi. La gara si è svolta regolarmente prima che una nebbia incredibile avvolgesse tutto e ci obbligasse a rintanarci nel rifugio vicino alla stufa.
Gara molto middle e veloce con quasi una tripletta da parte delle donne del Varese Ori con Daniela, Rosella e Raffaella (ormai inglese come società, ma Varese nel cuore) tutte sul podio.
Serata con farinata e riunione di società per stendere il programma delle gare per l’anno prossimo.
Cena all’insegna del buon umore e del cibo delizioso. La mattina ci vede, anzi non si vede proprio niente a causa della nebbia e di scrosci d’acqua incredibili.
La partenza, per fortuna, si trova in prossimità del ritrovo, ma a causa dell’acqua viene ritardata di 20 minuti circa con tutti i concorrenti sotto al gazebo a fare quattro chiacchiere.
La temperatura è di 7 gradi, ma una volta presa la cartina e iniziato a correre tutto è sparito
Bella la prima tratta. Lunga e in discesa, ma anche in una zona difficile.
In zona punto rallento e leggo molto: risalgo la collinetta e deve essere li, magicamente mi appare. Sono partito bene e mi sento in gara. La due l’allargo un pò e anche questa va tutto bene, cala la concentrazione e confondo un sentiero con un altro: non corrisponde niente!Sono fuori carta: rotazione di 180° e ritorno sul sentiero giusto. Rientro in gara e tiro fino al bianco del bosco restando sotto alla 3. Arrivo alla fossa e da li risalgo senza problemi. Anche per la 4 leggo e la trovo subito. Facile la 5 per poi ripartire per la 6 dove non valuto neanche la scelta sulla strada asfaltata: sarà conveniente?
Sono in quota, la lanterna deve essere davanti a me, ma non la trovo (forse non la vedo) e arrivo fino all’avvallamento, mi giro ed eccola lì che spunta lucente tra una folata di nebbia e l’altra.
Salgo verso la 7 che la prendo costeggiando l’avvallamento.
Ad azimut per la 8 anche se le case e pilone non li vedo proprio, ma vedo la lanterna. Le ultime sono tranquille, ma corro su sentiero e con il cuore in gola per fare un bel tempo.
Da subito mi sono reso conto che ero in carta e la gamba teneva alla grande. Sono molto soddisfatto della mia gara. Mi sono piaciute molto le tratte, forse allungarlo un po non mi sarebbe dispiaciuto.
Grandi salami come premi per il Trofeo Interregionale (e sono buonissimi) da rivedere e reimpostare.Rientro con incubo per la prima parte del viaggio dove la nebbia e la strada stretta e in discesa pazzesca mi cava gli occhi.