sabato 2 febbraio 2008

Alpe Devero 2 "la vendetta"

Micro-cronaca della due giorni all'Alpe Devero.

Sabato si parte con qualche piccolo problema d'equipaggio, ma felicemente risolto dal Capo gita nonchè presidente Massimo.

Ci accoglie l'Alpe Devero con tanta bellissima neve, stimata fino a quasi due metri.

Il rifugio Cai è pieno e le stanze non sono proprio delle reggie, ma il gestore ci assicura che farà caldo perchè nella notte ogni ora si accende per 15 minuti la stufetta elettrica. In effetti ci si sveglierà la mattina con vampate di caldo.

Dopo un bella passeggiata con un tramonto dai colori delicati e lievi, siamo a tavola per una partita a carte in attesa della cena con menù rigorosamente monouso: pasta al ragu e polenta con spezzatino o per i vegetariani formaggio. A dir la verità niente di eccezzionale.

La notte è superba e la volta celeste trapunta da mille stelle, galassie ci lascia a bocca aperta, purtroppo la luna si farà vedere solo in mattinata.

Siamo lenti a partire con le nostre ciaspole ai piedi per piccoli problemini di salute, ma alla fine eccoci pronti per la spedizione.

Finalemente posso usare il GPS da polso Forerunner 305 che calcolerà percorso, dislivello, frequenza passi, velocità, lunghezza, tempi di pausa, frequenza cardiaca e chi più ne ha più ne metta. Devo anche essere sincero con qualche problema perchè le funzioni sono così tante e non sono ancora avvezzo al loro utilizzo migliore e infatti più di una volta la rilevazioni dati si è interrotta.

Dopo una bella salita siamo al paese di Crampiolo e seguiamo i cartelli verticali che spuntano solo per pochi cemtimetri dalla neve. Tracce di ciaspole ci mandano fuori strada e non bastano tre grandi orientisti per trovare la strada giusta, non ci resta che fare azimut per riprendere "L'autostrada" che ci eravamo lasciati sfuggire al primo bivio.

Siamo ai laghetti di Sangiatto con un bel sole , ma anche con raffiche di vento. Paola e Fabiana si fermano, mentre il resto prosegue in salita, verso la forcella che ci permetterà di vedere un paesaggio da favola e il lago: illusione. Gli ultimi 100 metri di dislivello sono fatti quasi senza sforzo perchè sospinti da un vento incredibile (al TG della sera dirà sopra i 100 km all'ora!!!).

In cima ci stiamo poco è impossibile vedere; la discesa è spettacolare perchè tagliamo senza problemi in neve fresca, farinosa e bellissima con ovvie cadute.

Pranzo al sacco con tutto il gruppo e poi la discesa. Le forze ci sono ancora e così decidiamo una deviazione per il lago e la diga, sul sentiero che fra poco più di un mese vedrà la gara di Ciaspole dell'Alpe Devero.

Strana sensazione camminare sul lago ghiacciato (a casa rivedrò il percorso con il GPS sulla mappa virtuale satellitare tagliarsi sul blu cobalto del lago) per poi prendere una scorciatoia che ci porta in salita, ma in realtà da nessuna parte, e così ritorniamo mogi mogi per la strada dell'andata.

Il rifugio CAI è stracolmo di gente e così andiamo alle auto e a casa. Lungo la strada ci fa conpagnia un tramonto a dir poco spettacolare per colori (un rosso intenso e profondo) e mirabolanti disegni.

Una piacevole passaggeta, una piacevole compagnia, un'esperienza da rifare con la luna piena.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao finalmente dopo ore sono riuscito a scrivere il primo articolo per il blog di varese.
Che fatica, ma che soddisfazione!

ale ha detto...

Grande Angelo, complimenti per le foto e per il tuo primo post!

Mi spiace tanto non essere stato dei vosti in questa simpatica esperienza ero già affaccendato in altre faccende sulla neve, vi racconterò.

Ma leggendo la vostra avventura mi viene da proporre una maxi Caspolada a Vezza d'Oglio sabato 16 febbraio... 11 km sulla neve!

L'unico inconveniente è che la domenica mattina ci sarebbe la prima prova del Trofeo Lombardia...

Io penso comunque di saltare la prova di Ori e se qualcuno vuole venire alla Caspolada le porte di casa mia a Pontagna si apriranno!

CIAO