giovedì 27 marzo 2008

JK 2008 in WC?

Non, non ho sbagliato categoria (Donne C), e Paola non ha partecipato alla manifestazione.
Quest’anno le gare JK 2008 sono state tutte : White Christmas.

Days 2 località Leith Hill
Saltata la prima tappa (un’ennesima sprint a 100 km di distanza) per una visita a London city, arriviamo nel tardo pomeriggio nel caratteristico B&B inglese di Mushrom (vicino a Crowley Gatwich).
Stanza carina e super moquette al pavimento: in perfetto stile inglese. La sera andiamo al “Fligh pub” per una cena tipica inglese. Per fortuna che avevano un bel camino acceso, una clientela molto locale e birra spillata senza gas.

Gara a Leith Hill
Classificato 79° su 125° arrivati e 131 partiti
Distanza dichiarata 8,5 km disl 305 m 23 punti
Effettivamente fatta 11,7 km disl 912
Tempo 84.24 tempo vincitore 49. 33
Ritmo medio 7.14 al km
Fmb media 161

Arrivando dal sud non abbiamo trovato le indicazioni per raggiungere il posto della gara e così ci siamo persi su e giù per la “più alta montagna” del Sussex. In giro non c’era anima viva, solo vento e freddo polare, fattorie e antichi casolari.
Alla fine chiediamo a due giovani che stavano caricando l’auto con taniche d’acqua e tavolino (sono dell’organizzazione) che fortuna! Ci indicano il luogo esatto: come al solito siamo stati “corti “ su una deviazione che era quella giusta.
Al parcheggio ci aspetta un tipo con tanto di secchio del latte per raccogliere 3 sterline (pari a quasi 5 euro) di parcheggio e poi una bella scarpinata per raggiungere il ritrovo.
Paola, forte del suo inglese perfetto, parte per il recupero della busta di società (!!!), mentre io con mosse da contorsionista cerco di sistemare gli ultimi dettagli prima della partenza nella mini auto noleggiata.
Vento e freddo fino al centro gara, dove trovo Paola un po disperata che mi dice: niente busta, niente pettorale. Devo solo andare in partenza. Sono 3 km lunghissimi e alla fine mi metto a correre per non arrivare in ritardo: impiego 30 minuti!!
Faccio appena tempo a sistemare i vestiti nel sacco e le scarpe e già mi chiamano.
Quattro fettuccie messe per terra , le scatole con le cartine (non c’è la categoria, ma solo il numero del percorso) e poi via: partenza molto, ma molto spartana.

Lanterna 1
Nessun problema, anche se vado piano per entrare in carta e soprattutto la prima gara e la prima lanterna in terra britannica non si scordano mai!
L 2 Sono giusto, ma è strano che tutto arrivi così veloce e di conseguenza proseguo finendo sulla strada asfaltata
L 3-4-5-6-7-8 Tutte in linea. Qui si corre sulla linea rossa e nessun problema particolare.La 8 un po nascosta nel verde fitto.
L 9 Freddo polare e tanto vento nel tratto di terreno aperto, dopo il ristoro sono distratto da un altro concorrente e l’allargo troppo.
L10 Scelgo il sentiero e intanto progetto le altre tratte. In zona punto rallento e me la trovo subito adosso.
L11 Esco direzione sud, linea d’arresto il sentiero grosso e poi il punto.
L12 Inizia a nevicare ghiacciato, sempre con un vento fortissimo e il freddo non perdona.
Esco male e con troppa fretta dalla lanterna abbassando l’attenzione visto che le due ultime sono andate bene. Decido di tornare indietro e riprendere il sentiero che ho fatto poco prima, ma non arriverò mai a quel sentiero! Ne prendo un altro e complice la cartina non orientata mi getto nella zona di microavvallamenti, sentierini, cespugli e tanta gente che pascola. Non riesco a raccapezzarmi, dopo la gara mi rendo conto che senza volerlo sono arrivato sul sentiero che porta alla 12 senza riconoscerlo e così dopo 18 minuti arrivo alla prima scelta di percorso e da li è un attimo arrivare alla 12.
L 13-14-15 Nessun problema solo un po di attenzione in zona punto.
L 16 Comincia a sentire la stanchezza
L 17-18-19 Leggo bene la carta e i punti sono subito li.
L 20 Striscia di giallo e poi sentierino fino al punto
L 21 Scendo a vado per curva di livello peccato che il bosco e sporchissimo e avanzo a fatica
L22-L 23 e finale Nessun problema.
Fa tanto freddo e il vento non mi ha lasciato per un secondo: peccato per quell’unica lanterna, dove ho perso proprio la bussola e l’orientamento.
A fatica trovo Remo e Luisa. andiamo veloci al B&B per una doccia calda.





Brighton
Da non credere, mentre procediamo verso sud la pioggia arriva orizzontale (tanto è forte il vento) e poi neve e sole, cielo azzurro e nuvole che corrono come matte da nord a sud, per perdersi nel mare aperto. Ogni kilometro un tempo diverso dall’altro.
Costeggiamo la costa e le bianche scogliere: sono proprio belle e romantiche. Brigthon e il suo molo con i giochi e il Luna Park (Il Palace Pier costrutito nel 1899 in tardo stile vittoriano). Mandiamo giù un boccone di Fish e Chip. Foto del tramonto. Passeggiata per i negozi e poi in auto, mentre cala una tempesta di neve: in pochi attimi tutto diventa bianco e surreale.
L’attenzione alla guida a sinistra aumenta notevolmente, mentre il paesaggio cambia diventando molto, ma molto natalizio.
Alla sera cambiamo locale e ceniamo in un altro pub (“la grande quercia”) dove io e Paola prendiamo le Balls of fire e le Wings of fire: niente male.

Confidiamo in un domani migliore:)



1 commento:

ale ha detto...

Hai tagliato i capelli Angelo? Stai bene!

Troppo bella la foto con la neve... ma forse non rimpiango di essere rimasto al calduccio del mio focolare domestico!