Due giorni su e giù per la collina morenica di Rivoli-Rosta-Villarbasse.
Sabato sera la notturna e domenica la Coppa Italia per tutti.
Villarbasse
M A 8° Alessandro Di Pace 41.15
M+35 7° Fabio Casoli 49.43
M +45 1° Angelo Bozzola 42.55 2° Luca Battistoni 45.32
Si parte in una fresca serata, dopo aver attraversato il paesino un pò frastornato
da questi strani esseri con “super-pile” in testa e vestiti con pigiami dai mille colori .
La prendo come una “bella esperienza” da mettere in bagaglio e nulla più.
Parto tranquillo insieme alle migliori atlete femmine che tengono “il mio passo”, dopo la salita
Mi ritrovo da solo alla ricerca della prima lanterna con mille luci che mi braccano. Salgo la scarpata di terra e assaporo i primi rovi malefici. Timbro e mi fiondo alla seconda,ma in zona punto rimango corto e il “branco” mi ha raggiunto. La tre è facile , ma così facile che mi ritrovo ancora solo peccato che ero alla 9!!!! Per fortuna sono sulla linea della 3 e così riparto per la lanterna “perno”. Nei prati il cielo nero diventa immenso e le stelle si accendo come lucciole, mentre a tratti incrocio luci più o meno grandi, persone + o meno veloci. Nella 5 credo di fare una buona scelta e ci arrivo sopra distaccandomi dagli altri.
Sono alla seconda farfalla e mi sembra di recuperare posizioni. La 8 è nel bosco dopo un prato che era sabbia ci si butta nel bosco e vado troppo lungo, ma la fascetta riflettente mi aiuta.
La 9 è la peggiore perché decido di tagliare per la curva di livello, ma vado basso è sono in un mare di rovi.
Dalla 10 alla 11 la lettura e la scelta del percorso risultano difficile: verde 3, recinzioni, terreni privati lo so che rischio e infatti alla fine del prato incomincia il verde e i rovi. Vado a caso cercando di arrivare al sentiero. Mi ritrovo circondato da recinzioni e alla fine il sentiero, per fortuna è quello giusto. Mentre arrivo alla strada asfaltata vedo, al di la della recinzione, un’atleta che mi guarda perplesso cercando di capire come ho fatto a saltare la recinzione…facile non l’ho fatto c’era un varco.
Mi fermo ad un casotto da campagna (in cartina in realtà è la x nera), perché lo reputo il quadrattino nero presente al centro del cerchio e non quella casa “grande"che vedo in lontananza….dopo il giro a vuoto in cerca della lanterna decido di proseguire.
Ecco la casa e il nulla. Quando all’improvviso appare una piletta e una voce, forte e roca, che riconosco subito: “hanno rubato la lanterna, vai”. Filo alle ultime lanterne in assoluta solitaria, ma prima della 13 sento dietro di me un atleta dal passo pesante e dal respiro affannoso. Qui mi gioco un posto, venderò cara la “pelle” e mi preparo alla battaglia, ma è solo Giame e lo lascio andare.
Arrivo e Stefano, che continua a raccontare a tutti che sono Campione Italiano (dimenticando che sono solo Campione di MBO) e mi intervista dicendo che sono arrivato primo salvo smentite dello sport ident.
Arriva anche Luca e la doppietta del Varese-O è fatta: non male. Fabio e Ale sono inghiottiti da una folla o “treno” che si abbatte sul linea dell’arrivo.
Forse il paio di lanterne nei rovi si potevano risparmiare, per il resto mi sono molto divertito. La notturna ha il suo fascino, la serata mite ha aiutato.
Gara sabato M +45
Km 6,41
Tempo 42.55
Ritmo medio 6.38
Fc media 164
Serata
No comment o stendiamo un velo pietoso fate .voi
2° Coppa Italia Collina Morenica
Domenica mattina arriva il nostro presidente pronto a dar battaglia in M 50 e Rosella in W 35.
M A 17° Dipa 45.43
M 40 22° Fabio 59.24
W 40 9° Rosella 51.08
M 45 2° Angelo 35.44
PM Luca (con grande gara )
M 50 4° Max 36.25
La segreteria rispetta alla lettera la mie richiesta di partenza tardi: sono il penultimo in assoluto a partire (come mai una griglia così lunga con 600 iscritti? Il nostro percorso era abbinato alle W 20 che partiva comunque tardi dopo i 90 minuti perché?)
Nella prima non voglio rischiare e cerco di capire il rilievo e il disegno della carta. Incrocio Faetanini che naviga a vista. La seconda è troppo vicina e facile per sbagliarla, ma quando arrivo nel disbosco (in carta bianco) vedo la cabaletta, ma non la lanterna.
Un refolo di vento agita una piccola fettuccia bianca e rossa che vedo con la coda dell’occhio. Giro la testa ed eccolo lì: il paletto nudo e crudo senza abitino.
Per la terza seguo il sentiero e poi curva di livello, ma arrivato in cresta interpreto male la carta e vedo la buca nell’avvallamento (?!?). Così scendo verso nord arrivando fino al sasso: torno indietro e incontro Faetanini che mi viene incontro (ma cosa starà cercando?). Finalmente entro nella zona gialla e capisco dove sono e trovo la lanterna (un bell’errore). Riparto di slancio cercando di non voler recuperare subito tutto perché si paga subiti con un altro errore. Dopo la 4, per andare alla 5 vedo una scelta bassa su sentiero, ma leggo ancora una volta male le curve di livello e mi dico perché scendere per poi salire? Rimango in curva , ma sto basso e arrivo ad un muro che faccio fatica a riconoscerlo in carta. Rimango sul sentiero e scendo alla 5 lentamente perché non ho punti d’attacco. Per andare alla 6 risalgo e trovo un sasso grande come una casa non segnato in carta: avrò punzonato la lanterna giusta? (non sto controllando nessun codice). Alla 7 vado di curva e di sentiero, all’incrocio vado a cercare la lanterna, ma non vedo l’incrocio (in effetti sulla carta è solo una traccia) e vado lungo, mi giro ed eccola là la lanterna su di due curve di livello (ho perso circa 45”). Scollino per andare alla 8, incontro altri atleti partiti prima di me. Alla 9 decido quasi subito di saltare al sentiero che costeggia la lanterna e in effetti si vede da lontano.
Per l’ultima sono indeciso perché è nel verde e sono stufo di farmi graffiare, brancare, stringere, abbarbicare dai rovi e sono quasi tentato di aggirare per entrare dal giallo, ma poi vedo ancora salita e così l’attacco da sotto. Il bosco è più attraversabile di quello che dice la carta e dopo un po’ di metri la vedo. Manca solo il finale: che corro al massimo.
Una gara buona nel complesso anche se ho viaggiato molto in modo approssimativo e in zona punto ero lento e poco preciso. Alcune disattenzioni le potevo evitare e migliorare le scelte di percorso.
Km 4,3 (3,2+155)
Tempo 35.44
Ritmo 8.19
Fc 169
Carta
Sabato
La scelta del tipo di carta è stata, secondo me, poco azzeccata sotto molti punti di vista:
per sabato sera essendo lucida con la luce delle lampade i riflessi rendevano difficile la lettura.
Carta stampata con poca definizione, lo si nota soprattutto nelle linee in diagonale che sono sgranate.
Dopo un paio di piegate il colore è sparito
Domenica
Stesso discorso: la carta visto i rovi e la vegetazione bassa si è rovinata.
Ho avuto difficoltà a interpretare le curve di livello: colpa mia o la resa cromatica non era il massimo?
Tracciati
L’incrocio ci poteva stare e rendeva la cosa più interessante
Le ultime lanterne erano in linea (anche se potevano avere più di una scelta parallele)
Zona con troppi verdi e rovi e sentieri per fare percorsi molto tecnici e interessanti forse un azzardo per la Coppa Italia ? In Piemonte ci sono terreni molto ma molti belli (ma non basta, occorre avere società in loco, accordi con comune, sponsor, logistica, insomma tanti fattori)
Sabato sera la notturna e domenica la Coppa Italia per tutti.
Villarbasse
M A 8° Alessandro Di Pace 41.15
M+35 7° Fabio Casoli 49.43
M +45 1° Angelo Bozzola 42.55 2° Luca Battistoni 45.32
Si parte in una fresca serata, dopo aver attraversato il paesino un pò frastornato
da questi strani esseri con “super-pile” in testa e vestiti con pigiami dai mille colori .
La prendo come una “bella esperienza” da mettere in bagaglio e nulla più.
Parto tranquillo insieme alle migliori atlete femmine che tengono “il mio passo”, dopo la salita
Mi ritrovo da solo alla ricerca della prima lanterna con mille luci che mi braccano. Salgo la scarpata di terra e assaporo i primi rovi malefici. Timbro e mi fiondo alla seconda,ma in zona punto rimango corto e il “branco” mi ha raggiunto. La tre è facile , ma così facile che mi ritrovo ancora solo peccato che ero alla 9!!!! Per fortuna sono sulla linea della 3 e così riparto per la lanterna “perno”. Nei prati il cielo nero diventa immenso e le stelle si accendo come lucciole, mentre a tratti incrocio luci più o meno grandi, persone + o meno veloci. Nella 5 credo di fare una buona scelta e ci arrivo sopra distaccandomi dagli altri.
Sono alla seconda farfalla e mi sembra di recuperare posizioni. La 8 è nel bosco dopo un prato che era sabbia ci si butta nel bosco e vado troppo lungo, ma la fascetta riflettente mi aiuta.
La 9 è la peggiore perché decido di tagliare per la curva di livello, ma vado basso è sono in un mare di rovi.
Dalla 10 alla 11 la lettura e la scelta del percorso risultano difficile: verde 3, recinzioni, terreni privati lo so che rischio e infatti alla fine del prato incomincia il verde e i rovi. Vado a caso cercando di arrivare al sentiero. Mi ritrovo circondato da recinzioni e alla fine il sentiero, per fortuna è quello giusto. Mentre arrivo alla strada asfaltata vedo, al di la della recinzione, un’atleta che mi guarda perplesso cercando di capire come ho fatto a saltare la recinzione…facile non l’ho fatto c’era un varco.
Mi fermo ad un casotto da campagna (in cartina in realtà è la x nera), perché lo reputo il quadrattino nero presente al centro del cerchio e non quella casa “grande"che vedo in lontananza….dopo il giro a vuoto in cerca della lanterna decido di proseguire.
Ecco la casa e il nulla. Quando all’improvviso appare una piletta e una voce, forte e roca, che riconosco subito: “hanno rubato la lanterna, vai”. Filo alle ultime lanterne in assoluta solitaria, ma prima della 13 sento dietro di me un atleta dal passo pesante e dal respiro affannoso. Qui mi gioco un posto, venderò cara la “pelle” e mi preparo alla battaglia, ma è solo Giame e lo lascio andare.
Arrivo e Stefano, che continua a raccontare a tutti che sono Campione Italiano (dimenticando che sono solo Campione di MBO) e mi intervista dicendo che sono arrivato primo salvo smentite dello sport ident.
Arriva anche Luca e la doppietta del Varese-O è fatta: non male. Fabio e Ale sono inghiottiti da una folla o “treno” che si abbatte sul linea dell’arrivo.
Forse il paio di lanterne nei rovi si potevano risparmiare, per il resto mi sono molto divertito. La notturna ha il suo fascino, la serata mite ha aiutato.
Gara sabato M +45
Km 6,41
Tempo 42.55
Ritmo medio 6.38
Fc media 164
Serata
No comment o stendiamo un velo pietoso fate .voi
2° Coppa Italia Collina Morenica
Domenica mattina arriva il nostro presidente pronto a dar battaglia in M 50 e Rosella in W 35.
M A 17° Dipa 45.43
M 40 22° Fabio 59.24
W 40 9° Rosella 51.08
M 45 2° Angelo 35.44
PM Luca (con grande gara )
M 50 4° Max 36.25
La segreteria rispetta alla lettera la mie richiesta di partenza tardi: sono il penultimo in assoluto a partire (come mai una griglia così lunga con 600 iscritti? Il nostro percorso era abbinato alle W 20 che partiva comunque tardi dopo i 90 minuti perché?)
Nella prima non voglio rischiare e cerco di capire il rilievo e il disegno della carta. Incrocio Faetanini che naviga a vista. La seconda è troppo vicina e facile per sbagliarla, ma quando arrivo nel disbosco (in carta bianco) vedo la cabaletta, ma non la lanterna.
Un refolo di vento agita una piccola fettuccia bianca e rossa che vedo con la coda dell’occhio. Giro la testa ed eccolo lì: il paletto nudo e crudo senza abitino.
Per la terza seguo il sentiero e poi curva di livello, ma arrivato in cresta interpreto male la carta e vedo la buca nell’avvallamento (?!?). Così scendo verso nord arrivando fino al sasso: torno indietro e incontro Faetanini che mi viene incontro (ma cosa starà cercando?). Finalmente entro nella zona gialla e capisco dove sono e trovo la lanterna (un bell’errore). Riparto di slancio cercando di non voler recuperare subito tutto perché si paga subiti con un altro errore. Dopo la 4, per andare alla 5 vedo una scelta bassa su sentiero, ma leggo ancora una volta male le curve di livello e mi dico perché scendere per poi salire? Rimango in curva , ma sto basso e arrivo ad un muro che faccio fatica a riconoscerlo in carta. Rimango sul sentiero e scendo alla 5 lentamente perché non ho punti d’attacco. Per andare alla 6 risalgo e trovo un sasso grande come una casa non segnato in carta: avrò punzonato la lanterna giusta? (non sto controllando nessun codice). Alla 7 vado di curva e di sentiero, all’incrocio vado a cercare la lanterna, ma non vedo l’incrocio (in effetti sulla carta è solo una traccia) e vado lungo, mi giro ed eccola là la lanterna su di due curve di livello (ho perso circa 45”). Scollino per andare alla 8, incontro altri atleti partiti prima di me. Alla 9 decido quasi subito di saltare al sentiero che costeggia la lanterna e in effetti si vede da lontano.
Per l’ultima sono indeciso perché è nel verde e sono stufo di farmi graffiare, brancare, stringere, abbarbicare dai rovi e sono quasi tentato di aggirare per entrare dal giallo, ma poi vedo ancora salita e così l’attacco da sotto. Il bosco è più attraversabile di quello che dice la carta e dopo un po’ di metri la vedo. Manca solo il finale: che corro al massimo.
Una gara buona nel complesso anche se ho viaggiato molto in modo approssimativo e in zona punto ero lento e poco preciso. Alcune disattenzioni le potevo evitare e migliorare le scelte di percorso.
Km 4,3 (3,2+155)
Tempo 35.44
Ritmo 8.19
Fc 169
Carta
Sabato
La scelta del tipo di carta è stata, secondo me, poco azzeccata sotto molti punti di vista:
per sabato sera essendo lucida con la luce delle lampade i riflessi rendevano difficile la lettura.
Carta stampata con poca definizione, lo si nota soprattutto nelle linee in diagonale che sono sgranate.
Dopo un paio di piegate il colore è sparito
Domenica
Stesso discorso: la carta visto i rovi e la vegetazione bassa si è rovinata.
Ho avuto difficoltà a interpretare le curve di livello: colpa mia o la resa cromatica non era il massimo?
Tracciati
L’incrocio ci poteva stare e rendeva la cosa più interessante
Le ultime lanterne erano in linea (anche se potevano avere più di una scelta parallele)
Zona con troppi verdi e rovi e sentieri per fare percorsi molto tecnici e interessanti forse un azzardo per la Coppa Italia ? In Piemonte ci sono terreni molto ma molti belli (ma non basta, occorre avere società in loco, accordi con comune, sponsor, logistica, insomma tanti fattori)
Esiste la carta omologata per la MBO e adatta per non solo una Coppa Italia, ma anche un campionato italiano alla grande. Sarà per il futuro?
PremiBelli e simpatici per la notturna, peccato che sto diventando refrattario a tutto quello che è made in cina.
Domenica c'è la gara TL e Interregionale a Ivrea (pavone) una zona e una carta difficile, ma da fare un misto bosco e paese con quartiere giardino.
Il sottoscritto va in quel del Trentino per una due giorni di gare in MTB
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