lunedì 17 marzo 2008

Parco di Monza...gioco in casa

16 marzo MTBO Monza 2008

Squadra Varese Orienteering MBO
W elite
: Claudia 10° tempo 1.02.08
M 35: Fabio 11° tempo 0.57.03
M 45: Angelo 1° tempo 0.38.33

Iniziamo (Angelo e Paola) l’anno sportivo a livello nazionale con una “lunga” trasferta nella nuova provincia di Monza e Brianza. Siamo ospiti, per il weekend, dei genitori di Paola (ristorante e ora anche albergo a conduzione familiare tenuto da Angela e Carlo in via……. solo per parenti stretti e si consiglia la prenotazione).
La sveglia è all’alba, scandita dai ruggiti dei motori, dalle scalate e dalla frenate della auto di formula 1. “Ma l’autodromo non è lontano?” Non mi ci capacito. Non può essere. Poi realizzo: è Carlo che sta guardando in TV la prima prova del mondiale di Formula 1, in diretta da Melbourne. Un po stordito ancora dalla cena e dalla dormita nella camera definita zona “tropicale” di casa Forlanelli capisco solo “disfatta Ferrari”.
Il tempo fuori è uno schifo: piove a dirotto, umido, freddino e bigio bigio: altro che primavera.
Arrivo prestissimo al ritrovo della gara per consegnare il materiale e poi mi preparo con calma alla gara. Finalmente smette di piovere, mi cambio per tre volte la tuta da gara indeciso fino alla fine su cosa mettermi e poi vado il lungo sopra e sotto (naturalmente di nero che snellisce ed è sempre elegante).
Partenza e arrivo distano solo pochi metri: così che chi finisce “lungo all’arrivo” può ripartire per il secondo giro direttamente.

Gara
Primo punto obbligato nessun problema, mentre per il secondo non vedo una scelta ovvia: attraversare il vecchio galoppatoio e poi girare a sinistra: mi ritrovo così sulla strada asfaltata allungando un po la strada. Sui sentieri le gomme non tengono niente e continuo a sbandare. Per la terza decido di passare dalla la parabolica tornando indietro un pezzo invece di usare il sottopassaggio, in più mi ritrovo un recinto che in cartina mi sembra che non ci sia e questo mi fa perdere del tempo (almeno 1’ e 30 persi). Al punto 4 nessun problema. Per il punto 5 decido per la strada e il paddock, invece di prendere la scelta a sinistra e fare tutta la parabolica (dai 30 ai 45 persi). Per la 6 torno indietro sulla curva e sono ancora alle prese con recinti e strade….finalmente la vedo sotto la sedia e banco (gigante vedi foto estiva). Vado al punto spettacolo (?!?) Zona lanterna 8, potrebbe crearmi problemi, ma una vegetazione nulla mi permette di vederla da lontano. Per la 9 torno indietro un pezzetto valutando che la strada asfaltata è più veloce. In realtà me l’aspettavo in basso sul ruscello e invece era in alto!!! La 10 è nella Voliera Umana (vedi foto)e poi via per l’ultima e lo strappo finale (fatto rigorosamente a piedi visto la pessima aderenza delle gomme).


Dati di gara:
Tempo 38.33
Distanza 14,87 Km
Velocità media 21,2 (max 42,8)
Fc 165 (max 176)
Per 4 km sono rimasto nella zona 4 (145-165)
Per 8 km zona 5 (165 175)


Commento
Cosa dire della gara: gara tiratissima dove non si poteva sbagliare, forse si poteva fare qualcosa di più per i percorsi: poca tecnica di bici e poco orientamento.
Quasi tutte le lanterne ce le siamo giocate sui secondi (uno o due) con Stefano Demattè (arrivato secondo e con solo una sua scelta sbagliata). Solo in alcune tratte abbiamo fatto scelte diverse, ma nel complesso gara “FOTOCOPIA”.
I punti negativi sono legati ai passaggi da e per l’autodromo. Nel disegno ci sono troppi simboli appiccicati, poco comprensibili e tutti neri: strade, sentieri, recinti attraversabili e non, sottopassi: un vero dedalo.
La scala della carta sicuramente non è corretta o non sono corrette quelle precedenti, visto che nel foglio A4 non ci stava tutta la cartina e ora si?
A stima, secondo, me la carta è in scala 1:16000-16500 (circa) poco male, ma i simboli già piccoli sono ridotti di un altro 7-8%.
A poco è servito il comunicato gara con le indicazione per i passaggi; in carta erano quasi illeggibili e non chiari se si poteva passare o no.
Alcuni punti potevano avere due soluzioni, ma spesso, in una, si doveva tornare indietro. Alcuni sentieri, soprattutto quelli stretti, mi sono trovato atleti che venivano in senso inverso: per fortuna il tempo brutto ha tenuto lontani tantissime persone estranee alla gara (sopratutto bambini) se no poteva risultare pericoloso.
Forse ho visto male, ma il percorso M 35 differiva solo di due lanterne dal percorso M 45 perchè non farlo uguale?

Dopo le premiazioni, per dispetto arriva anche il sole, sarà di buon auspicio per Pasqua?

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